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Come interfacciare il preset con le macchine utensili

Da sempre chi utilizza il preset per misurare i propri utensili da taglio ha la necessita’ di trasferire i dati di misurazione alle macchine a controllo numerico.

Assicurarsi che il proprio preset fornisca i dati in maniera precisa, controllarne ciclicamente la calibrazione, registrare accuratamente i propri centri di lavoro sono operazioni di estrema importanza nell'industria della meccanica di precisione.

Ma a quali alti rischi ci si espone se i correttori utensili impostati al controllo numerico non dovessero essere esatti? La collisione di un utensile durante la lavorazione che causi la rottura della macchina, o un'intera produzione di serie da scartare sono inconvenienti da evitare poiché possono incidere in maniera significativa sui costi imprevisti sostenuti dall’azienda.

In questo articolo vi spiegheremo come interfacciare il preset con le macchine utensili, con grandi vantaggi in termini di tempo e di costi.

Scegliere una tecnologia adeguata per il trasferimento delle misure effettuate con il preset alle macchine CNC, oltre a rendere veloce e snello il proprio processo produttivo, aiuta a ridurre al minimo gli errori dovuti all'intervento umano (errori di digitazione, di trascrizione, ecc..).

Grazie anche alla spinta tecnologica dovuta all'incremento dell'automazione nei processi produttivi, venuta alla ribalta con il nome di Industria 4.0, gli strumenti per trasferire i dati dei correttori sono ormai alla portata di tutti. Avvalendosi di una semplice rete informatica, necessaria al giorno d'oggi per svolgere qualsiasi operazione all'interno di un'azienda, si può progettare il sistema migliore per mettere in comunicazione i preset e i centri di lavoro.

Esistono diverse modalità di invio dei dati dal presetter ai centri di lavoro: una tra le più consolidate è la creazione di file tramite post-processor.

I file generati dal post-processor sono semplici file di testo che contengono un programma, comprensivo dei dati degli utensili, da eseguire a bordo controllo numerico (part program) per la modifica dei correttori utensili previsti dal CN. Questa modalità di esportazione dei dati e relativa importazione al CN esiste da molti anni, ma grazie alle reti informatiche è ora possibile trasferire i file direttamente dal preset al controllo numerico.

I preset Elbo Controlli NIKKEN integrano il modulo software GUPP che, grazie ad una vasta libreria di post processor di uso comune (Heidenhain, Fanuc, Siemens, ecc...), permette all'operatore di creare un post processor personalizzato o di effettuare le modifiche necessarie alle proprie esigenze.

Lo svantaggio legato all'utilizzo dei file post-processor è che l'esecuzione del programma che applica le modifiche ai correttori non è vincolata in maniera stretta all'operazione di caricamento degli utensili nel magazzino del centro di lavoro: è quindi responsabilità dell'operatore eseguire di volta in volta le due operazioni in maniera coordinata.

Un altro modo per interfacciare il preset con le macchine utensili è l'utilizzo di memorie RFID da applicare agli utensili, adatte a contenere i dati di geometria dell'utensile.

L'azienda Balluff nel tempo si è imposta come leader di mercato per quello che riguarda questa tecnologia: i preset Elbo Controlli NIKKEN possono essere equipaggiati con elettronica Balluff, anche con un intervento di retrofit su preset già in uso.

L'utilizzo di questo tipo di dispositivi prevede però che la macchina utensile sia stata concepita dal costruttore per integrazione dell'elettronica necessaria alla lettura/scrittura dei tag RFID. Inoltre, i costi da sostenere nel tempo per l'approvvigionamento e l’installazione sul porta-utensili dei tag RFID (uno per ogni porta-utensile) possono incidere negativamente sulla scelta di questa tecnologia.

Nell'era industriale 4.0 Elbo Controlli NIKKEN propone la propria soluzione per interfacciare preset macchine utensili: TID!

Identificando gli utensili con un semplice codice Data Matrix ed equipaggiando le macchine utensili con l'elettronica necessaria (barcode scanner, pannello touchscreen) è possibile migliorare sia il rendimento che la robustezza del proprio processo produttivo.

Con TID è sufficiente:

  1. identificare l'utensile al preset scansionando il relativo codice;
  2. effettuare una nuova misurazione e aggiornare i dati dell'utensile nel sistema TID;
  3. al momento del caricamento in macchina scansionare il codice dell'utensile (i correttori del CN vengono impostati automaticamente).

Punti di forza del sistema TID sono:

  • abbattimento dei tempi di inserimento in macchina dei correttori;
  • riduzione dell'errore umano;
  • costi irrisori di mantenimento;
  • possibilità di retrofit dei più comuni controlli numerici (Heidenhain, Fanuc, Siemens, ecc...).

Un'attenta valutazione della tecnologia migliore per l'interfacciamento dei preset con le macchine utensili è alla base di un processo produttivo moderno ed efficiente.